destionegiorno
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Asciugai le lacrime sui petali del mio vivere...come il canto del mare palpito nei versi che mi conducono in profondità inesplorate. E' un viaggio a metà non esprimere il mio "esserci". Il tempo che offro alla poesia è goccia che accarezza la riva; ne vorrei di più. Resteranno intatti i miei perché ... (continua)
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Parlavo all’ombra di una quercia
per sentire nel vibrare delle foglie il tuo respiro accanto.
Tenevo chiuso il calendario
per non strappare il tempo
e ascoltarti nel correre dei giorni
e accorciare la distanza che ci teneva lontani.
Aspettavo... leggi...
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Non pensare
allo scricchiolio delle cose
agli alberi che vanno
come pensieri nel vento
A ciò che passa
senza aver avuto un nome
al latere d’ogni fine
e di quel tempo che mai fu mio
Vedevo mia la strada
che correva nei tuoi... leggi...
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Avevo sogni
colorati come petali
barattati per un pugno di parole
ti avessi avuto...
Ma ho consumato suole stando ferma
con le spalle cadute
sorrette da drappi scuciti senza rammendo
Dove aspettavi una carezza
il vento schiaffeggiava
e... leggi...
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Naufrago legno alla deriva
il cuore approda
Non importa se il mare
flagella l'anima
e la salsedine corrode i giorni
Mi aggrappo all'isola
come le stelle al cielo
La pelle di granelli di sabbia
si affida ai venti
mi spande
e mi turbina in... leggi...
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Quando i giorni
ti passano davanti
e vedi scorrere mute le ore
come paesaggi
scorsi dal finestrino
d'un treno in corsa
Non riesci, a fermare lo sguardo
sull'immagine
che ascolti senza udire
e parli
alla voce che avresti voluto... leggi...
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Spoglia di solitudine
i rami d'inverno,
nel sentire l'odore di dove non sei
in queste mani nude di calore
E va oltre le distanze
il suono
dell'eco che mi lasci sulla pelle
Ridai il colore che sbiadisce
al soffio d'una voce di... leggi...
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Quale nuvola
posa il pianto ai tuoi occhi
se la mia dimora è la tua bocca
Il tempo scivola
lasciando i segni
dei giorni che non ho
In questo squarcio di cielo...
Voleranno
le rondini delle mie primavere
lì dove i giacinti... leggi...
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Inutile chiedere al sole
filtrare il buio della stanza
dove tendi
le braccia al mattino
Spalanchi la finestra al cuore
sui brividi di freddo nel percorrere del vento
sulla nuda schiena
da tempo privo di carezze
Eterno è un... leggi...
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Filari di pioppi
delimitano confini
tronchi avvolti da fitta edera
fanno ombra al pensiero
che scorre
lento e continuo
come il fiume che specchia il tuo viso
e immagini di vita vissuta
Ascolti in silenzio
la musica... leggi...
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L'imbrunire stasera
porta con sè
un'illusione nuova
Cammino scalza sui tuoi pensieri
discreti silenzi
anelano quel bacio non dato
Sassolini levigati dal mare
segnano un tragitto immaginario
che mi faccia giungere a te
Mentre... leggi...
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I nostri passi
(36 poesie)
| Asciugai le lacrime
sui petali del mio vivere
rugiada d’arcobaleno tra le nuvole
soffiate dal vento
di una nuova primavera
Marinaio di brezze anelate
in sguardi rubati all’orizzonte
per condividere la prua di sogni clandestini
Come il canto
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| E' l'odore di pioggia
a parlare con nostalgia
di un fuoco in un camino
"Il viaggio è a metà"
Tiranno il tempo che resta...
Vetri appannati e il tintinnio delle gocce
sono musica per le finestre dello
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| Non chianciri picchì lu munnu
non è comi pinsavi
Sti stiddi ntà l'occhi
sunnu comu li stiddi di lu cielu
Quannu pensi e fimmini chi soffrunu
pi na spiranza
e i picciriddi sognunu na picca i libirtà
Lu barcuni
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| Con gli occhi rapiti
dal muoversi lento del mare
nell'infinito andare e tornare
ad accarezzare la riva
Slego i pensieri in confini senza meta
sentendo perle sul viso
di pioggia d'estate
inumidire lo sguardo fisso
sulle mie mani concave
come
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| Ti suggi a stissa ura ogni matina
Nesci, e non t'accorgi si c'è u suli o chiovi
Non c'è tempu pi leggiri o pi scrìviri
senti malincunia
di comi scurri lu to viviri
Curri senza ciatu
sarvannu ntò sularu
na
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| Quando il pensiero va oltre il pensiero
e nulla diviene distante
nella sincronia di intenti
Si appianano
i massi incerti
di spigolosi passi
Nuove abitudini ogni giorno diverse
In uno sboccio di colori dietro ai vetri
si tingono di vermiglio
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| Chiudo gli occhi, e mi rivedo bambina
affondo la mente nei pensieri
tanti gli echi che rimbalzano, tante le forme consumate dal tempo.
Mi è caro pensarti, umile personaggio
uscito per magia dalle pagine di un libro di poesie.
Sento
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| Sentii quel tremolio sussurrato divenire fremito,
in un tramestio di tenerezza brulicò l’affanno
soffuso nella quiete di un giardino di zagare
Un’eclissi velò ogni misera tristezza
La salsedine preparò umide labbra
che ne
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| U celu, i barcuni, l’arbiri, li stradi
si tinciunu di zaffiranu,
gocci granni comu la rannula
battunu supra li petri e i vitri.
U mari s’incrispa e raggia
non voli sentiri ragiuni
I barchi cumparunu e scumparunu
sutta l’ondi jauti quantu li
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| Mordi l'inquietudine
dei giorni attesi
scrivendo i ricordi
prima che il tempo si fermi
Su sogni dimentichi di stelle
speranze annodate a destini acerbi
che hai confinato aldilà delle ciglia
Incauta lucertola, perdi la coda
ansimi e
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| Compagna fedele, amica fidata
col tuo abitino colorato e il viso scarabocchiato
eri per me truccata, come i grandi
Mille voci intorno...
Io emulavo e tu raccoglievi carezze,
caramelle e le mie prime paure.
Ero per te premurosa mammina,
nel
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| Il mare, specchio d’anima,
indomabile forza che avvolge
e tutto cambia
nello spaziotempo di un flutto lunare
T’investe vibrante marea
negli scuri di una notte illune
filigrana di cielo che rassicura
anche quando il vento
ti trasporta nelle
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| Eravamo gabbiani tra i gabbiani
sabbia ancora da plasmare,
movenze precise
d’ acqua sorgiva
che ha urgenza di scorrere
Sempre in avanti
mai imbrigliata da adulti pudori
Come foglie d’autunno che dipingono i rami
cercavi sulla battigia
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| Accovacciata
gustava l’ultimo riverbero di raggi
che appoggiavano carezze
ai faraglioni arrossati
da un cielo che si tingeva di sangue.
-Irrammendabile distanza, di un oltre sfumato-
Dipinse d’ottimismo i baluginosi perché
di parole
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| Mentre il mare cambiava colore
ed io cercavo, cercavo nell’inutile delle cose
in ogni spazio vuoto che colmava le ore
c’era un mondo dentro che non voleva uscire
Quante volte ho guardato il mare
sopendo con forza desideri sgualciti
come piantine
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